Un percorso in alta quota con scorci paesaggistici unici, in cui i protagonisti sono i ghiacciai e i profondi cambiamenti che essi hanno generato nel paesaggio alpino.
Nel corso dei millenni i ghiacciai hanno modellato il paesaggio alpino, dando vita a valli glaciali dal tipico profilo a U e a morene laterali, residui dell'attività erosiva. Questo percorso d'alta montagna, che si svolge interamente sopra i 2.000 metri di altitudine (fino a raggiungere i 2.600), ci permette di ammirare questi paesaggi unici. Dal Rifugio Pian Venezia si ha un’ampia visuale sulla Val Venezia, valle glaciale dal tipico profilo U. La valle è stata scavata dalla Vedretta de la Mare e dagli altri ghiacciai che un tempo si estendevano fino a queste quote, ricoprendola e modellandola con il peso dei loro movimenti. Nella vallata si notano anche i residui di questa azione erosiva, sono le morene laterali lasciate dalle varie lingue glaciali che hanno occupato la valle nei tempi passati.
10 consigli per le vostre escursioni:
1) preparate il vostro itinerario
2) scegliete un percorso adatto alla vostra preparazione
3) scegliete equipaggiamento e attrezzatura idonei
4) consultate I bollettini nivometereologici
5) partire da soli è più rischioso
6) lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro
7) non esitate ad affidarvi ad un professionista
8) fate attenzione alle indicazioni e alla segnaletica sul percorso
9) non esitate a tornare sui vostri passi
10) in caso di incidente date l’allarme chiamando il numero breve 112
L’itinerario inizia a Malga Mare, che si raggiunge tramite il sentiero di collegamento con partenza dai parcheggi in località Prà Bon. Si sale il versante in destra orografica fino a collegarsi al sentiero 127, da seguire a destra fino a Malga Mare. Da qui si prosegue dal sentiero 102, fino al Rifugio G. Larcher al Cevedale. Dal rifugio si procede seguendo il sentiero CAI-SAT 104, che passa nelle vicinanze del Lago Marmotta, per poi prendere il sentiero 123 che costeggia il Lago nero e poi percorre il ciglio della diga del careser. Dagli edifici dei guardiani della diga il sentiero scende fino a Malga Mare.
Il punto di partenza di questo itinerario non è raggiungibile con i mezzi pubblici.
Partendo dall'abitato di Cogolo, raggiungere in auto il parcheggio Tabla - Prabon, dove lasciare l'auto (in alcuni periodi il parcheggio è a pagamento). Dal parcheggio imboccare a piedi il sentiero di collegamento in destra orografica in direzione Malga Mare.
Parcheggio presso Tabla - Prabon.
ATTREZZATURA
Rispetto all’Attrezzatura è bene inserire sempre un breve memorandum rispetto a quello che è indispensabile per affrontare il percorso, o che non può mancare nello zaino dell’escursionista: può trattarsi anche di una formula standard, da copiare e incollare per le passeggiate e per i trekking (a meno che per questo non venga richiesta dell’attrezzatura particolare).
Si raccomandano abbigliamento e attrezzatura da escursionismo adatti all'ambiente alpino, in particolare:
· scarponi da montagna
· bastoncini da trekking
· giacca a vento impermeabile, guanti e berretto
· consigliati i ramponi per il ghiaccio e la lampada frontale