Questo itinerario necessita di esperienza ad alta quota. Affidati alla professionalità delle Guide Alpine della Val di Sole per aiuto e consigli.
Tutte le informazioni date in questo profilo sono soggette a modifiche o variazioni e quindi non sempre assolutamente valide. Non è possibile evitare completamente imprecisioni a causa dei rapidi cambiamenti delle condizioni meteorologiche o ambientali, che possono manifestarsi senza preavviso. Per questo motivo decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti che possano interessare la persona coinvolta. Consigliamo vivamente di verificare le condizioni meteo e/o ambientali prima della partenza.
Si noti che la praticabilità degli itinerari in ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti ed è pertanto influenzata da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteorologiche. Per questo motivo le informazioni contenute in questa pagina possono essere mutate. Prima di partire per un’escursione, assicurati che il percorso che intendi affrontare sia ancora accessibile contattando il gestore del rifugio, le guide alpine o i centri visita dei parchi naturali, gli uffici informazioni degli enti turistici locali.
GIORNO 1: RIFUGIO MANDRON CITTÀ DI TRENTO
EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzature
Il punto di partenza è il parcheggio della Cabinovia Paradiso a Passo Tonale. Prendi la seggiovia fino a Passo Paradiso (2.585m). Da qui segui la strada sterrata che conduce al Lago del Monticello, alla destra del quale c'è il sentiero SAT 44 che sale superando diversi salti rocciosi fino a Passo del Castellaccio (2.936m), e il Sentiero dei Fiori, un percorso storico risalente alla Prima Guerra Mondiale. Man mano che la strada prosegue diventa più ripida fino a raggiungere il punto più alto, il Corno di Lagoscuro (3.160m), dove si trova la Capanna Lagoscuro, aperta solo occasionalmente e non presidiata. Da qui la discesa al Passo Lagoscuro (2.970m) e la fine della ferrata. Vicino al Lago Scuro, la discesa al sentiero SAT 209 che porta al Rifugio Mandron Città di Trento (2.449m).
GIORNO 2: RIFUGIO STAVEL F. DENZA
EEA - Escursionisti Esperti con Attrezzature
Dal Rifugio Mandron segui il sentiero SAT 212 fino a raggiungere la quota di 2.253m e prendi il SAT 220 (sentiero Migotti) che corre inizialmente lungo la selvaggia parete della Cima Busazza e sale fino al Passo Cercen (3.022m) sul ghiacciaio Presanella. Da qui mantieni la sinistra e segui la salita rocciosa in discesa fino al SAT 206 che porta al Rifugio Stavel F. Denza (2.298m).
GIORNO 3: PASSO DEL TONALE
EE - Escursionisti Esperti
Dal Rifugio Stavel F. Denza segui il SAT 234 vicino al bellissimo Lago Denza e prosegui su prati e rocce fino a Passo dei Pozzi (2.604m). Da qui il sentiero scende lungo la parete nord della Cima dei Pozzi e raggiunge i resti del forte Pozzi Alti (1.884m). Dal forte prendi il SAT 268, che dopo una serie di curve scende verso la Val di Sole e che, attraversando diagonalmente, ti porta sul Ponte dei Alpini (1.537m) fino alla forestale che conduce a Malga Pecè, e infine a Passo Tonale (1.883m).
In treno fino a Trento (linea Verona-Brennero) e da qui prendi il treno locale Trento-Malè-Mezzana (Val di Sole) fino a qualsiasi stazione servita da autobus; per gli orari aggiornati visita www.valdisole.net/EN/Public-Transportation.
DA BOLOGNA-VERONA E DA BRENNERO
Prendi l’autostrada A22 e esci a Trento Nord (se provieni da sud) o a S. Michele all’Adige (se provieni da nord). Prosegui in direzione Cles, Val di Non, Val di Sole, fino a Passo Tonale. A Passo Tonale parcheggia davanti alla Cabinovia Presena e prendi la seggiovia.
DA BERGAMO-BRESCIA
Procedi lungo la SS42 (direzione Passo del Tonale) e segui le indicazioni per Passo Tonale. A Passo Tonale parcheggia davanti alla Cabinovia Presena e prendi la seggiovia.
Trekking adatto solo a esperti muniti di imbragatura, piccozze, ramponi e attrezzatura per affrontare la Via Ferrata.
Equipaggiamento consigliato: abbigliamento impermeabile, leggero ma caldo (il primo strato a contatto con la pelle dovrebbe essere in polipropilene, il secondo in lana o feltro per l’isolamento e il terzo strato un k-way impermeabile in nylon o Gore-Tex e pantaloni lunghi), scarponi da trekking robusti (evitare scarpe da ginnastica), guanti, berretto, cambio di abbigliamento, zaino, borraccia e sacco a pelo.